Per gestire efficacemente lo scambio di messaggi, molti servizi di posta elettronica stabiliscono un limite massimo per la dimensione complessiva delle email, sia in invio che in ricezione. Questa scelta rispecchia una prassi comune tra i principali provider, volta a garantire stabilità e sicurezza della rete.
La dimensione massima di un messaggio consentita in Supermail è di 50 MB.
Perché esiste questo limite?
Dietro questa scelta ci sono sicuramente ragioni di sicurezza, perché file voluminosi potrebbero nascondere malware o sovraccaricare i dispositivi dei destinatari, ma anche ragioni di compatibilità. Ecco alcuni esempi di restrizioni applicate da grandi provider:
Provider | Limite invio | Limite ricezione |
---|---|---|
Gmail | 25 MB | 50 MB |
Outlook | 20 MB | 20 MB |
Yahoo | 25 MB | 25 MB |
Libero | 25 MB | 25 MB |
iCloud | 20 MB | 20 MB |
Il ruolo della codifica MIME
La dimensione effettiva di un’email non corrisponde a quella del file originale. Il formato MIME, utilizzato per trasmettere allegati e testo, applica una codifica (es. Base64) che incrementa il peso del messaggio del 30-37%.
Per esempio:
- Un file da 30 MB diventa ~40 MB dopo la codifica.
- Un PDF da 20 MB raggiunge ~27 MB.
Conseguenze del superamento
Oltrepassare il limite comporta l'impossibilità di recapitare email a provider con limiti più restrittivi.
In linea generale, è sempre bene verificare con il proprio destinatario i limiti di messaggio supportati, prima dell'invio. Il limite imposto da Supermail è generoso e potrebbe per questo motivo generare un mancato recapito per alcuni destinatari.
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